Rivan Ryan è un terrorista dell’IRA, l’esercito di liberazione irlandese. Nel lontano futuro immaginato in questo fumetto gli inglesi, purtroppo, sono ancora in mezzo alle balle. Ma Rivan è un guerrigliero atipico: non uccide, non usa armi tecnologicamente avanzate, si limita ad azioni dimostrative. Per questo, naturalmente, molti suoi colleghi non lo possono vedere e spesso viene estromesso dalle operazioni più ”delicate”. Un giorno, durante un’azione di guerriglia, Rivan cade in un fossato rivelando la presenza di un’antica tomba nella quale è sepolto un principe vissuto nell’alto medioevo. Grazie ad un incantesimo Rivan si ritrova da quel momento a vivere due vite contemporaneamente: nei panni del terrorista del 2000 e in quelli del principe celta del 900 d. C. Ma non due vite parallele, nessun salto temporale. Ciò che Rivan Ryan decide di fare nel suo mondo, accade anche in quello del principe Rivan. Gli avvenimenti del passato infuenzano quelli del futuro e viceversa, come se un’unica vita si intrecci attraverso le pieghe del tempo.
Rivan Ryan si compone al momento di 4 graphic novel. I disegnatori che si sono alternati alle matite nei primi, lontani anni ’90 sono oggi tra i più importanti su piazza a livello nazionale e internazionale. Su tutti Simone Bianchi, autore anche della splendida copertina che potete vedere in questo post, Maurizio di Vincenzo (disegnatore di Dylan Dog e autore del numero zero di RR) e il grande Sergio Toppi a cui devo l’interpretazione di Rivan Ryan di una delle quattro copertine degli albi fino ad ora usciti. Edizioni Comic Art…